La batteria è l’elemento più importante di un’auto elettrica. Nel corso degli ultimi anni sono stati fatti tanti passi avanti che hanno permesso di migliorare sensibilmente gli accumulatori. La ricarica è certamente il momento più delicato dell’utilizzo delle batterie. I consigli su come si deve effettuare un pieno di energia in maniera corretta per evitare di mettere troppo sotto stress un accumulatore si sprecano e da anni si discute su quale sia la migliore strategia.
I progressi tecnici hanno permesso di incrementare sensibilmente le potenze di ricarica raggiungibili, migliorando anche la durata nel tempo delle batterie. È ancora valido il consiglio di limitare l’utilizzo delle ricariche Fast per evitare di accelerare il loro processo di degrado?
Oggi, troviamo sul mercato diversi modelli che permettono di fare un pieno di energia con potenze in corrente continua superiori ai 200 kW, cosa impensabile solo fino a pochi anni fa. Le batterie, dunque, oggi sono in grado di sopportare potenze elevatissime. Merito della nuova chimica delle celle, del sistema di climatizzazione del pacco batteria e del BMS, cioè il “cervello” che gestisce il corretto funzionamento dell’accumulatore.
Questa evoluzione tecnica permette di poter utilizzare con maggiore disinvoltura anche le colonnine in corrente continua, sapendo che la batteria non sarà danneggiata. Quindi, nessun problema a sfruttare tali punti di ricarica più volte e non solo durante i lunghi viaggi.
Questo non significa poterne abusare ma non bisogna più preoccuparsi se si utilizzano con frequenza. La situazione non potrà poi che migliorare ulteriormente nel corso del tempo con lo sviluppo di ulteriori nuove generazioni delle batterie. La ricerca va avanti e sta continuamente facendo passi avanti importanti. Tra non molto, le preoccupazioni di utilizzare troppo le colonnine fast saranno solo un lontano ricordo.
CONSIGLI SU COME SFRUTTARE AL MASSIMO LA RICARICA FAST
Per poter ricaricare al massimo delle loro possibilità, le batterie devono trovarsi a un giusto range di temperatura. Se la batteria è troppo calda, il BMS taglia le potenze di ricarica. Se è troppo fredda, i processi chimici rallentano e non è possibile raggiungere le massime potenze di ricarica.
Ecco perché c’è stato un grande lavoro sui sistemi di climatizzazione delle batterie che lavorano per mantenere le celle a una temperature corretta. Diversi nuovi modelli dispongono di una funzione di precondizionamento. In breve, permette di fare in modo che l’accumulatore raggiunga una temperatura ideale per poter ricaricare al massimo possibile. Utile soprattutto in inverno quando c’è molto freddo.
Nelle auto in cui è presente, questa funzione si attiva automaticamente quando si imposta una colonnina come punto di arrivo del navigatore. A destinazione, le celle avranno la giusta temperatura per rendere al massimo.
Poi, il classico suggerimento di non ricaricare al 100% l’accumulatore. Superato l’80/90% della carica, la potenza può ridursi sensibilmente. A quel punto, non ha più senso rimanere collegati se per l’ultimo 10% è necessario attendere molto tempo.
Inoltre, genericamente, per preservare la batteria è sempre meglio tenerla in un intervallo 20-80%. Ovviamente questo non significa che non si può andare al 100% o scaricarla completamente. Livelli troppo alti o troppo bassi è meglio solo non mantenerli per troppo tempo. Se poi si dispone di accumulatori con celle del tipo LFP (litio-ferro fosfato), non c’è nemmeno la preoccupazione di tenerli al 100% della carica visto che non soffrono questa condizione.
Articolo a cura di Hd Motori