Viaggio elettrico a Trieste attraverso la rete di ricarica Be Charge
Continua il viaggio elettrico lungo l’Italia, attraverso la rete di ricarica Be Charge. In questo freddo febbraio il nostro weekend parte di buonora da Milano, direzione Trieste. Il viaggio sarà lungo, motivo per cui abbiamo individuato una veloce sosta a metà strada, vicino Verona, lungo l’Autostrada Serenissima. Qui, presso l’area di servizio Scaligera Nord, ci aspetterà una colonnina Fast Be Charge: nel tempo di una pausa ricaricheremo l’auto per arrivare senza problemi in Friuli-Venezia Giulia.
Giorno 1 – Trieste: Centro storico e Colle di San Giusto
Dopo qualche ora di guida arriviamo a Trieste, parcheggiamo l’auto e andiamo a pranzare in una trattoria del centro cittadino. Optiamo per uno dei piatti più tipici della zona, la Jota, una zuppa di crauti, patate e fagioli insaporito con carne di maiale, dal gusto forte.

A pranzo terminato, dopo aver fatto il check-in presso l’albergo prenotato, inizia il nostro itinerario. Capoluogo della regione italiana Friuli-Venezia Giulia, Trieste ospita circa 200mila abitanti. Grazie alla sua posizione favorevole, protetta tra il Golfo di Trieste e le Alpi, non è un caso se i primi insediamenti nella zona risalgono al II secolo avanti Cristo.
La città fu una località chiave per l’impero austro-ungarico (soprattutto alla fine del 1800), poiché consentiva l’accesso al mare Adriatico e al Mar Mediterraneo: per questo l’architettura cittadina ha un forte stampo viennese. La storia di Trieste è un crogiolo di culture, le quali nel corso degli anni hanno fatto sì che la cittadina diventasse uno snodo cruciale per i commerci, favorendo anche lo sviluppo di istituzioni culturali e università.
Nel pomeriggio di questo sabato decidiamo di scoprire il centro storico e il colle di San Giusto. Un consiglio che sentiamo di darvi è di passare dall’info point in Piazza Unitá: grazie a TriesteMetro, potrete infatti sottoscrivere piccoli pacchetti per visitare la città con o senza guida, risparmiando.
Piazza Unitá d’Italia
Non avendo molto tempo, decidiamo di proseguire autonomamente. Il posto migliore per iniziare a visitare Trieste è la magnifica Piazza Unitá d’Italia, la piazza sul lungomare più grande d’Italia e tra le più maestose d’Europa.
Fu commissionata dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria per dare una prima impressione memorabile del porto principale dell’impero austro-ungarico. Gli edifici ai margini della piazza sono così imponenti che è difficile concentrarsi su uno solo. Al centro domina il Municipio di Trieste, istituito nel 1875, un palazzo dalla particolare architettura: sulla torre le statue di due mori battono su una campana i rintocchi delle ore.
Intorno al municipio troviamo altri edifici governativi, nello stesso grandioso stile che ricorda Vienna. Tra tutti, scorgiamo il palazzo della Luogotenenza austriaca (edificato nel 1905, ora sede della Prefettura), il palazzo Stratti (del 1839, dove si trova anche il caffè degli Specchi, uno storico caffè triestino), il palazzo Modello (del 1871) e il palazzo Pitteri, il più antico della piazza, con i suoi 242 anni.
Fontana dei Quattro Continenti
Nella piazza si trova anche la Fontana dei Quattro Continenti, costruita tra il 1751 e il 1754. Le figure sono un’allegoria dei quattro continenti allora conosciuti (Europa, Asia, Africa e America). Il richiamo a figure “non italiane” non era gradito a Mussolini quindi nel 1938, in occasione della visita del Duce, la fontana fu rimossa, per poi essere riposizionata solo nel 2000.

A due passi dalla piazza trovate il Molo Audace, che prende il nome dalla prima nave che riuscì ad entrare nel porto di Trieste dopo la fine della Prima Guerra Mondiale e l’annessione all’Italia. La rosa dei venti in bronzo presente sul molo è stata ottenuta dalla fusione di una nave austriaca affondata dalla Marina Italiana.
Colle di San Giusto
Terminato il giro in piazza ci dirigiamo verso il celebre colle di San Giusto. Salire la collina è un po’ faticoso, ma è un ottimo modo per smaltire il pranzo e tuffarsi nell’atmosfera triestina. In questa zona scoprirete la storia romana e medievale di Trieste.
La Chiesa di San Giusto, o Duomo di Trieste, risale al 1320 ed è nata dall’’unione di due chiese più antiche sotto lo stesso tetto. Prova a trovare sulla sua facciata due palle di cannone sparate contro di esso durante le guerre napoleoniche!
La facciata è ornata da un delicato ed elegante rosone gotico. Il solido e robusto campanile ingloba i resti del propileo romano. La nicchia contiene una scultura trecentesca di San Giusto con in mano una palma del martire e un modello della città murata che protegge. L’interno, a tre navate, offre uno spettacolo suggestivo, con particolari mosaici di ispirazione bizantina che ornano le due absidi.

La Cappella del Tesoro custodisce importanti oggetti come l’urna reliquiaria di San Giusto e il crocifisso dei Battuti, entrambi del XIII secolo, oltre all’ alabarda di San Sergio, divenuta emblema di Trieste (secondo la leggenda, l’arma cadde miracolosamente dal cielo l’8 ottobre 303, quando il santo soldato fu martirizzato in Siria).
Con qualche euro è possibile salire sul campanile e vi consigliamo assolutamente di farlo: il panorama è stupendo in quanto abbraccia il mare, la città, le colline e il Castello di San Giusto, proprio accanto alla Chiesa.
Il tramonto sul mare a Trieste
Giunta l’ora del tramonto notiamo una caratteristica unica della città: il sole tramonta sul mare! I più attenti penseranno sia una cosa scontata, ma noi ci abbiamo riflettuto solo in un secondo momento: trovandosi Trieste a due passi dalla Slovenia, quasi in Croazia, non ci troviamo nell’Italia orientale quanto piuttosto sulla costa occidentale dei paesi balcanici, per questo abbiamo la possibilità di godere di un tramonto sul mare Adriatico.

Sulla via del ritorno in discesa, tra le strade tortuose, si trova un intero Teatro Romano (in realtà Anfiteatro), ben ristrutturato e molto suggestivo. Tornati giù, abbiamo proseguito lungo le vie regolari del quartiere Teresiano, una bella fusione di architettura neoclassica, neorinascimentale ed eclettica. Questa zona è stata sviluppata dall’Impero Austro-Ungarico nel corso del 1800: ricorda Vienna, Budapest e Praga.
Piazza Sant’Antonio
Piazza Sant’Antonio è il simbolo del quartiere e prende il nome dell’omonima chiesa del luogo: qui troverai caffè storici, la chiesa neoclassica di Sant’Antonio, la Chiesa ortodossa serba di San Spiridione, la statua di James Joyce sul ponte rosso e il Canal Grande, costruito per volontà dell’imperatrice austriaca Teresa.
In questo modo raggiungerete gli stretti vicoli del quartiere ebraico (Via Beccherie): qui abbiamo trovato un’accogliente trattoria dove ci siamo rifocillati prima di tornare in albergo.
Giorno 2: Castello di Miramare e Museo Revoltella
Castello di Miramare
Il castello di Miramare è sicuramente uno dei posti migliori da visitare a Trieste. Situato a 10 km a nord della città, è facilmente raggiungibile in autobus o in auto. Noi abbiamo optato per la seconda, raggiungendolo in pochi minuti a bordo della nostra auto elettrica. Magnifico esempio di architettura eclettica progettata da Carl Junker, il Castello di Miramare fu costruito dal 1856 al 1860, per l’arciduca austriaco Ferdinando Massimiliano.
La costruzione si presenta come un grande cubo bianco adagiato sul ciglio del promontorio roccioso. Avvicinandoci, abbiamo notato le delicate decorazioni delle pareti esterne, l’ingresso modesto ma pur sempre imperiale, e la sensazione distintiva del denaro e della cura che veniva riposta nell’edificio e nel parco.
L’entrata costa otto euro, un prezzo più che giusto considerando il numero di stanze da visitare e il loro fascino. Il tessuto lussuoso delle pareti, i dettagli intricati negli intagli in legno degli armadi e degli armadi, i dipinti storici alle pareti e i sorprendenti affreschi sul soffitto ci hanno lasciato quasi senza parole.

Tutto il Castello sembra raccontare la storia dell’Arciduca e della sua passione per la botanica, il suo desiderio di trasformare questo arido promontorio in un giardino botanico con specie provenienti da tutto il mondo. Progettò lui stesso il palazzo, gli interni e il giardino, ma poté godere della sua creazione per così poco tempo: presto fu incoronato imperatore del Messico e lì fu ucciso solo tre anni dopo. Se la giornata lo permette, è davvero piacevole passeggiare nel parco.
Museo Revoltella
Terminata la visita al castello, torniamo nel centro di Trieste per un ultimo tour. Per circa 11 euro decidiamo infatti di accedere al Museo Rivoltella, una delle collezioni di arte moderna più importanti d’Italia. Tra le opere principali troviamo: Ritratto di Giuseppe Bernardino Bison di Giuseppe Tominz, Meditation di Antonio Rotta, Ritratto di Archimede di Nicolò Barabino e non solo.

Dopo aver pranzato con un altro piatto tipico (un panino con la porcina), torniamo in auto diretti a casa. In caso voi abbiate ulteriore tempo nel vostro soggiorno vi suggeriamo di non perdere occasione di visitare La Grotta Gigante, il Faro della Vittoria e La Risiera di San Sabba, altre tappe da non perdere a Trieste. Per una ricarica nei dintorni invece vi basterà andare in strada della Rosandra, in località Domio, dove troverete delle colonnine Be Charge. Il nostro viaggio invece termina qui, ci aspettano delle ore di guida destinazione Milano!
