È dall’estremo lembo orientale d’Italia, da quella lingua di terra stretta tra il mare Adriatico e i monti che è la provincia triestina, che parte uno degli itinerari più ricchi di scenari naturali della Penisola. Dalle terre triestine a Venezia, cuore della Laguna Veneta, è un’alternanza di paesaggi tanto differenti quanto spettacolari, luoghi spesso sorprendenti, talvolta unici.
Dal litorale giuliano verso la laguna di venezia
Il nostro itinerario alla scoperta del litorale adriatico del nord parte dalla periferia di Trieste, dalla pittoresca Muggia, per proseguire nel capoluogo, alla scoperta delle sue bellezze storiche e architettoniche. Sono poi i castelli sul mare di Miramare e Duino, Aquileia e Lignano Sabbiadoro, le principali tappe prima di varcare il confine con il Veneto, dove Caorle, Jesolo e la splendida Venezia sono le imperdibili tappe.
Giorno 1: Muggia e Trieste
Dopo aver completato la ricarica presso la colonnina Plenitude+Be Charge di San Dorigo della Valle, raggiungiamo il bel borgo di Muggia, caratteristica località affacciata sulla sua baia. Dalle architetture al dialetto, dai costumi alle tradizioni gastronomiche, a Muggia si respira l’atmosfera veneziana. Sono le tinte vivaci delle abitazioni a prendere la scena di questo borgo ricco di fascino a due passi da Trieste, legata alla Repubblica di Venezia tra l’inizio del XV secolo e la fine del XVIII.
Muggia
Questo legame alla Serenissima dunque regala a Muggia suggestioni veneziane. Dal castello trecentesco al Parco Archeologico di Muggia Vecchia, con all’interno la chiesa di Santa Maria Assunta, a tre navate, decorata da un duplice ciclo di affreschi bizantini risalenti al periodo compreso tra il XIV e il XV secolo, si uniscono al pittoresco centro storico al quale dedichiamo una passeggiata: tra facciate colorate, botteghe e calette, ci troviamo nel cuore del borgo, in piazza Marconi, sulla quale si affacciano il palazzo del Municipio e il duomo, dalla facciata in stile Gotico veneziano. Chiudiamo la passeggiata al pittoresco porticciolo, prima di lasciare Muggia per raggiungere la vicina Trieste.
Trieste
Il primo approccio con Trieste è a tavola per il pranzo. È il gulash triestino, piatto sostanzioso a base di spezzatino di manzo con patate, a darci le giuste energie per affrontare la visita della città. Incastonata tra il suo golfo e una bella cornice collinare, Trieste è da sempre un importante centro di scambio commerciale e culturale tra l’Adriatico, i Balcani e il mondo germanico.
Piazza Unità d’Italia
È un’emozionante alternanza di luoghi pittoreschi, che vanno dal Canal Grande, cuore vitale del Borgo Teresiano, a piazza Unità d’Italia, autentico salotto della città. Proprio quest’ultima è una delle principali tappe della passeggiata alla scoperta del capoluogo del Friuli-Venezia Giulia. In piazza si respira l’essenza più raffinata della città, dove il candore degli edifici pare illuminare i locali e le botteghe che la punteggiano, nella quale convergono i vicoli che dalla città vecchia corrono verso il mare.
Dal palazzo del Municipio e la sua imponente facciata in stile Eclettico (con la torre dell’orologio con i due Mori in bronzo) a Palazzo Modello, arricchito da numerose decorazioni floreali, passando per palazzo Stratti, gioiello neoclassico, al palazzo del Governo, con la balconata impreziosita da mosaici in vetro di Murano, sino al palazzo della Regione, la piazza è davvero un tripudio d’arte che colpisce.

Caffè degli Specchi
Dopo l’imperdibile sosta alla fontana dei Quattro Continenti, irrinunciabile è una sosta allo storico Caffè degli Specchi, fondato nel 1839 e unico superstite dei quattro caffè che un tempo arricchivano quella che un tempo si chiamava piazza Grande, che regala al suo interno l’atmosfera dell’Impero Asburgico. Il Caffè è tra i locali storici d’Italia: fu meta di letterati e personaggi famosi tra cui Svevo e Joyce.
Ci concediamo un caffè e un assaggio del suo raffinato cioccolato prima di ripartire alla scoperta della città, che ci porta tra i vicoli del centro, tra botteghe e negozi, fino a giungere allo scenografico Canal Grande, cuore del Borgo Teresiano, tra le zone più pittoresche della città, dove da vedere è anche la chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo.
Cattedrale di San Giusto
Da non perdere in città, tra i tanti edifici di culto, la cattedrale di San Giusto, situata sull’omonimo colle che domina la città e principale edificio religioso cattolico di Trieste, e, tra i tanti palazzi storici, il sontuoso palazzo delle Poste, costruito tra il 1890 e il 1894.
Tra i tanti interessanti musei della città abbiamo scelto il Museo Revoltella, galleria d’arte moderna che propone una ricca raccolta di opere di autori come Morandi, Carrà, Casorati, Manzù e De Chirico.
Per la cena ci concediamo un’insalata di mare e un fritto di sardoni, che accompagniamo con un bianco fresco delle terre friulane. Bella Trieste di sera, che ci godiamo con una passeggiata prima del rientro in albergo.
Giorno 2: Castello di Miramare e Aquileia
Castello di Miramare
Lasciamo Trieste per raggiungere il vicino castello di Miramare. Residenza principesca affacciata sul mare, che fu dimora di Massimiliano d’Asburgo-Lorena, fratello dell’imperatore Francesco Giuseppe. Un luogo di grande fascino sul litorale adriatico, dove allo sfarzo e all’eleganza delle sale interne del castello di uniscono gli incantevoli giardini, quello all’inglese, quello botanico e quello all’italiana.
Borgo di Duino
Chiudiamo la mattinata al vicino borgo di Duino, tra le località più suggestive della regione da dove si gode di un panorama straordinario sulla costa. Posto su uno sperone roccioso a picco sul mare, Duino è impreziosito dal castello dei principi Torre-Hofer Valsassina, dimora frequentata da artisti, scrittori e intellettuali, che visse il periodo di massimo splendore alla fine del XIX secolo. Pranzo a base di pesce con un fritto di mare con un goccio di Vitovska, un vino bianco locale.

Aquileia
Nel pomeriggio ci spostiamo di una manciata di chilometri e raggiungiamo Aquileia, fondata per volere del Senato di Roma nel 181 a.C. come colonia a difesa del confine orientale. Aquileia fu una città ricca e fiorente, e la sua ricchezza si percepisce visitandola. Da non perdere soprattutto la sua area archeologica, tra i siti più importanti al mondo, Patrimonio dell’Umanità dal 1998. Aquileia è anche la sua straordinaria basilica Patriarcale, tra i più importanti monumenti alla cristianità.
Dall’interno a tre navate, presenta, tra i tanti punti di particolare interesse, un incantevole pavimento a mosaico risalente al IV secolo, un soffitto ligneo del 1526 e affreschi di varie epoche.
A conclusione di una giornata ricchissima di meraviglie e luoghi straordinari ci concediamo una cena sostanziosa: un buon piatto di pasta con sugo di selvaggina, seguito dalla tipica frittata alle erbe e dagli strudel alle mele. E poi, per chiudere alla grande, non dovendo guidare, ci concediamo un bicchierino di grappa invecchiata, uno dei tanti tesori prodotti in questa terra di confine.
Giorno 3: Palmanova, Lignano Sabbiadoro e Caorle
Palmanova
A pochi chilometri da Aquileia c’è Palmanova, uno dei gioielli delle terre di Udine. Città fortezza a pianta stellare a nove punte, presenta al centro la piazza Grande, di forma esagonale e molto ampia.
Palmanova è da godere a piedi, lasciandosi guidare dalle sue strade, visitando i suoi imponenti bastioni, dove si aprono le monumentali porte Cividale, Udine e Aquileia, e i suoi edifici storici tra cui il duomo, dalla candida facciata in pietra bianca d’Orsiera e pietra grigia di Aurisina, e i palazzi tipici veneziani che si aprono sulle larghe vie della città, la Loggia dedicata ai caduti e il palazzo dei Provveditori Generali.
Lignano Sabbiadoro
Lasciamo Palmanova per raggiungere Lignano Sabbiadoro, capitale del turismo balneare della regione. A una passeggiata sul lungomare uniamo un giro in barca nella laguna di Marano, zona di grande fascino naturalistico grazie all’eccezionale presenza avifaunistica, con oche, aironi, cigni reali, sterne e gabbiani, e ittica, con molluschi polipi, seppie, calamari e razze.
Un paesaggio unico quello lagunare, che regala scenari incantevoli a due passi dal vivace centro di Lignano Sabbiadoro, ricco di negozi, botteghe e locali. Pranzo in uno dei tanti ristoranti del centro di Lignano con un piatto di spaghetti con le cozze e un sorbetto al limone.

Caorle
Nel pomeriggio si riparte alla volta di Caorle. Percorriamo la grande pianura bagnata dal fiume Tagliamento ed eccoci in Veneto. Da San Stino di Livenza ci dirigiamo verso il mare. Eccoci a Caorle, l’antica Caprulae, un tempo isola e oggi legata alla terraferma per l’interramento della laguna. Pittoresco il borgo storico, con le case colorate e le botteghe. Da non perdere il porto Peschereccio, il santuario della Madonna dell’Angelo, il duomo, il caratteristico campanile medievale e lo scenografico lungomare.
Il profumo di frittura di pesce che si diffonde nei suoi vicoli è irresistibile e per la cena ci accomodiamo in uno dei suoi ristoranti per regalarci una frittura di gamberi e calamari che accompagniamo con un fresco vino bianco Friulano. Passiamo la serata passeggiando per le belle vie del borgo tra luci e viste sul mare.
Giorno 4: Jesolo e Venezia
Lido di Jesolo
Lasciamo Caorle, tra le mete balneari più ambite del Veneto, per raggiungerne un’altra, il Lido di Jesolo. Dopo oltre duecento chilometri lasciamo l’auto in carica presso la colonnina di via XIII Martiri e proseguiamo a piedi verso le spiagge. Ci attende una mattinata di mare in una delle mete balneari più importanti d’Italia con 15 chilometri di spiaggia, centinaia di chilometri di piste ciclabili e centinaia di locali.
Dopo i ricchi pasti dei giorni precedenti, per pranzo ci regaliamo solo, si fa per dire, un mega gelato alla frutta, prima di recuperare la macchina e partire alla volta dell’ultima tappa del viaggio, la spendida Venezia.
Venezia
Dopo un’ora di viaggio eccoci a Venezia. Lasciata la macchina al multipiano all’ingresso della città, ci imbarchiamo sul vaporetto alla volta di piazza San Marco. Tra le piazze più belle del mondo, è il cuore pulsante di Venezia, autentico tripudio d’arte e cultura, unica piazza cittadina affacciata sul mare. L’incanto è totale alla vista del palazzo Ducale, eretto nel XV secolo con marmi d’Istria, del campanile di San Marco, alto 98 metri, e della basilica di San Marco, dalla facciata che appare come un immenso polittico, con colonne, archi, pinnacoli e tanti altri dettagli, ai quali si unisce la straordinaria decorazione musiva delle volte interne, e delle cupole; splendidi anche i mosaici policromi che ricoprono il pavimento.

Piazza San Marco è un museo a cielo aperto che non finisce mai di stupire e che si completa con la bella torre dell’Orologio, con sulla facciata le sculture del Leone di San Marco, le statue dei Mori, che battono le ore, la campana, l’orologio e le figure dei Magi, mentre nella parte inferiore c’è l’arco delle Mercerie, la calle ricca di botteghe che porta a Rialto.
Proprio a Rialto ci dirigiamo per la cena. Con vista su uno dei ponti più belli del mondo ci godiamo uno dei piatti tipici veneziani, le sarde in saor, proseguendo con un piatto di spaghetti al nero di seppia, per chiudere con un tiramisù.
Giorno 5: Cannaregio e San Polo
Cannaregio
Venezia è sicuramente piazza San Marco e Rialto ma è anche molto altro. La mattinata la dedichiamo a Cannaregio, il sestiere più popoloso. Una passeggiata in Strada Nova, tra le arterie più vivaci della città, ci porta negli angoli più suggestivi del sestiere, tra scorci incantevoli e affacci sui canali oltre a botteghe artigiane e tesori architettonici, dove non ci si può non fermare per fare qualche acquisto.
Il pranzo è con uno dei tipici piatti della cucina locale, il fegato alla veneziana, di vitello, cotto con cipolle bianche, che abbiniamo con un buon vino rosso veneto, il vicentino Breganze Cabernet Sauvignon.

San Polo
L’ultima mezza giornata di vacanza a Venezia la dedichiamo al sestiere di San Polo.
Tra pittoreschi calli e campielli, il sestiere di San Polo è collegato a quello di San Marco tramite il ponte di Rialto, cuore geografico del capoluogo veneto, che sovrasta il trafficato Canal Grande. Imperdibili a San Polo la chiesa di San Giacomo, costruita nel 421 e considerata la più antica di Venezia, ma anche l’imponente basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, a tre navate e con 17 altari monumentali.
In conclusione gran finale con un giro in gondola, mitica imbarcazione veneziana, per godere della bellezza di Venezia dalle acque, tra silenzi, meraviglie architettoniche, scorci incantevoli, ponti e tanta poesia.
Articolo di Luca Sartori per E-Borghi